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I COLLOQUI ROMANI DEL PODESTA', AEROPORTO E FOSSA INTERNA dal Corriere della Sera del 24 novembre 1928

24 novembre 1928

Il podestà e il vice-podestà, ritornati ieri mattina dalla capitale, hanno ripreso la loro consueta attività a Palazzo Marino.
Nei colloqui romani, come abbiamo già accennato ieri, sono state trattate alcune importanti questioni che interessano la nostra città. Con l’on. Balbo è stato, ad esempio, esaminato il progetto per la costruzione dell’aeroporto che, con l’idroscalo, dovrà rappresentare la più grande stazione aerea italiana, destinata a contribuire efficacemente allo sviluppo dell’aviazione commerciale. Essa sta sorgendo, come è noto, nella zona compresa tra il bivio Acquabella, il corso XXII Marzo, il nuovo Macello e Mercato bestiame, la strada Paullese, Linate al Lambro, la strada provinciale Rivoltana e la stazione di smistamento di Lambrate: e comprenderà appunto l’aeroporto e l’idroscalo. L’aeroporto risulterà dall’ingrandimento dell’attuale campo di Taliedo. In base alla convenzione firmata mesi or sono tra il Ministero dell’Aeronautica e il Comune, quest’ultimo provvederà al risanamento della zona. L’attuale aeroporto militare è di circa un milione di metri quadrati, e con l’allargamento progettato il campo avrà un’area di un milione e mezzo di metri quadrati. La spesa complessiva per l’esecuzione di tutte le opere progettate sarà di circa dieci milioni di lire: l’onere verrà ripartito in parti eguali tra il Comune e il Ministero dell’Aeronautica.
L’idroscalo, che viene costruito dalla Provincia, sarà costituito da un grande bacino, la cui testata nord si stenderà presso lo scalo merci di Lambrate, e quella sud nei pressi di Linate al Lambro. Il bacino avrà una lunghezza di due chilometri e mezzo e una larghezza di 200 metri, con una profondità dai sei ai nove metri. Il volume di escavo sarà di circa tre milioni di metri cubi.
Il Comune ha pure preso accordi con il Commissario straordinario della Provincia per la completa sistemazione della nuova grandiosa stazione aerea, specialmente per quanto riguarda le comunicazioni e la illuminazione. Il collegamento tra la città e la stazione aerea sarà facilitato con il prolungamento di corso XXII Marzo fino all’idroscalo. Attorno al bacino verranno costruite una strada di 15 metri e una seconda, alla distanza di cento metri dalla prima, della larghezza di 25 metri. Questa seconda strada sarà percorsa dal tranvai della linea 21 (corso XXII Marzo). L’impianto di illuminazione sarà pienamente rispondente alle esigenze di un grande aerodromo.
A Palazzo Marino si stanno in questi giorni completando, sotto la direzione del vice-podestà ing. Gorla, gli studi per la copertura della fossa interna. A suo tempo è stata inoltrata istanza al competente Ministero affinché il Comune venga autorizzato alla esecuzione dell’opera. L’on. De Capitani ha di recente confermato che il problema verrà affrontato al più presto. Di qui gli studi che si stanno completando in questi giorni, mentre si attende l’autorizzazione da parte del Ministero dei Lavori Pubblici, al quale è già pervenuto il rapporto del Genio civile.
La copertura della fossa comprenderebbe, da quanto si afferma, la zona da piazza San Marco al Naviglio Vallone ; non verrebbero quindi coperti il laghetto di San Marco, considerato porto del Naviglio della Martesana, e il Naviglio Vallone e la Conca dell’Arena. Con la copertura della fossa internasi avrebbe l’allargamento delle vie Fatebenefratelli, Senato, San Damiano, Francesco Sforza, Santa Sofia, Molino delle Armi e De Amicis.
Il Comune ha già predisposto il piano finanziario per l’esecuzione dell’importante opera, alla quale saranno chiamati a contribuire anche i proprietari degli immobili propiscenti la fossa interna.


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