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I CORSI D’ACQUA IN EUROPA di Andrea Urbano del 7 febbraio 2024

07 febbraio 2024

I CORSI D’ACQUA IN EUROPA

di Andrea Urbano

 

Mentre a Milano i nostri navigli e i corsi d’acqua in generale sono stati coperti, sviliti e costretti a scorrere in angusti letti e precarie sponde, nel resto d’ Europa non solo i canali vengono preservati, valorizzati e sfruttati per la navigazione, ma sono anche utilizzati per la produzione di energia elettrica.

I canali in Germania sono parte imprescindibile del paesaggio urbano e costituiscono una importante attrazione turistica.

In diverse città della Baviera si possono ammirare fiumi e corsi d’acqua ben tenuti che da secoli continuano a scorrere nonostante guerre, bombardamenti e frettolose ricostruzioni.

A Bamberga, meravigliosa città medioevale famosa per la sua birra e la sua università lungo il corso del fiume Regnitz si sono conservate perfettamente un gruppo di caratteristiche case del 1600 denominato la piccola Venezia ed il fiume viene anche utilizzato per produrre energia elettrica grazie alla forte corrente. Ammirare il fiume, costeggiare abitazioni, scorrere sotto i ponti, attraversare il centro è un vero spettacolo.

Ad Augsburg una delle più antiche città tedesche, la gestione dell’acqua è addirittura patrimonio dell’UNESCO!  Wasserbau und Wasserkraft, Trinkwasser und Brunnenkunst in Augsburg" (Ingegneria idraulica ed energia idroelettrica, acqua potabile e fontane decorative ad Augusta).

l patrimonio mondiale di Augusta comprende 22 manufatti, tra cui canali artificiali anche di ridotte dimensioni, il più antico acquedotto e la più antica torre d'acqua della Germania, nonché il più antico acquedotto alimentato da pozzi profondi riforniti da sorgenti sotterranee. Sono presenti anche 10 storiche centrali idroelettriche.

Ad Ulma graziosa cittadina divisa tra Baviera a Baden Württemberg il fiume costeggia le antiche mura lungo le sue sponde, si passeggia e si va in bicicletta, nel suo centro storico si diramano dei piacevoli canali sui quali si affacciano case e birrerie. Nessuno si lamenta, anzi sono preparati ad eventuali innalzamenti del livello dell’acqua.

Norimberga sventrata, distrutta e poi ricostruita dopo la guerra, si rispecchia ancora nel suo fiume e nei suoi corsi d’acqua che attraversano la città sotto diversi antichi ponti.

In tante altre città d’Europa e del mondo si tende a valorizzare e a preservare ma anche a riaprire i canali, non solo a Bruges, ma anche a Seoul, Utrecht, l’Aia, Pechino, Tokyo, Potsdam, eccetera

A Milano invece, sebbene fondata su di una enorme falda acquifera, al centro di una regione ricca di laghi e fiumi, e possa vantare il più antico sistema di canali navigabili d’Europa costruiti grazie ad un ingegnoso lavoro durato secoli, la riapertura dei navigli, sciaguratamente coperti, viene sbandierata solo per fini elettorali con propositi sempre puntualmente traditi. 

Milano nonostante sia stata tra le prime città al mondo a promuovere la navigazione attraverso la realizzazione di conche, progettate e perfezionate da Leonardo da Vinci, non riesce nemmeno a riaprire qualche decina di metri di naviglio e non procede neppure alla riapertura della Conca di Viarenna. Milano con la copertura dei navigli perse una buona parte del suo fascino e della sua peculiarità. Oggi, come chiedono molti cittadini milanesi andrebbero riaperti.

Al momento pare che alle istituzioni molto ecologiste a parole, interessi davvero poco avviare un grande investimento culturale ed economico. Un investimento che potrebbe fare ritornare Milano ad essere una “città d’acqua” dando anche un contributo alla risistemazione idrogeologica della città.

 





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