Riaprire i Navigli
  • Home
  • L'Associazione
    • Chi siamo
    • Gli Obiettivi
    • Lo Statuto
  • Il Progetto
    • Il Nostro Progetto
    • Riapriamo i Navigli che hanno chiuso
    • Perché riaprire i Navigli
    • Articoli e Documenti
    • Studio di fattibilità del comune di Milano
    • Storia dei Navigli
    • Video
    • Rassegna stampa
    • Convegni
    • Bibliografia
    • Link
  • Eventi
  • Aderisci
  • Sostenitori
    • Le Istituzioni
    • Le Associazioni
    • Le Imprese
    • Sostenere il progetto
  • Immagini
  • Acquista i libri
    • Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi
    • Paesaggi d'acque in Lombardia. Scritti di Carlo Cattaneo
    • RIAPRIRE I NAVIGLI! Per una nuova Milano.
      Visione, strategie, criteri
    • Riaprire i Navigli si può
    • Il Naviglio di Paderno
    • La Darsena. Dalle origini ad oggi
      Milano le sue acque e i suoi navigli
    • Ricerca Progetto Territoriale Fondazione Cariplo
    • Acquista
  • Materiali
    • Cartelletta
    • Cartoline
    • Concarte
    • Copertine libri
    • Depliant
    • La mappa
    • Locandine
    • Materiali/eventi
    • Mostra itinerante
    • Primo convegno 2013
    • Roll-Up Associazione
    • Tessera
    • Testata FaceBook
    • Volantini
  • Video
  • Forum

IL CIMENTO, QUANDO IL NAVIGLIO ERA UNA PISCINA ALL'APERTO di Marco Pedrazzini dal Corriere della Sera del 13 gennaio 2013

14 gennaio 2013

Ci riprovano. Cento coraggiosi che si butteranno nelle acque del
Naviglio nei «giorni della merla», i più freddi dell'anno. Il 27 gennaio
è l'appuntamento fissato per il Cimento invernale. Alle 10.30 tutti
davanti alla sede della Nuova Canottieri Olona sull'Alzaia Naviglio
Grande, dove gli ardimentosi indosseranno un costume d'epoca e cuffia
forniti dall'organizzazione. Una tradizione che arriva dal 1895. Sempre a
gennaio, era il 25, e il gelo la faceva da padrone. «La gioventù ? si
scriveva in quegli anni di fine XIX secolo ? non è poi così floscia come
si crede, il buon esempio trova imitatori». Da quel giorno di fine
Ottocento i soci della Rari Nantes Milano, sotto lo sguardo perplesso
dei passanti in paltò col bavero alzato nuotano nel canale dei milanesi.
«Prendere un bagno con quest'arietta che taglia il viso, con questo pò
pò di freddo, è da matti. In matt!». Una corsa a torso nudo come
riscaldamento, un respiro profondo, un tuffo nell'acqua corrente e vai
col rotear di braccia per stare a galla e per non congelare. Bisognava
allenarsi per il Cimento detto invernale per la regola che lo indica
tale «quando l'acqua è inferiore al 10° grado centigrado». Un migliaio
di spettatori è richiamato lungo le sponde dalla gara ideata dallo
scultore Giuseppe Cantù, eccellente nuotatore e fondatore della società
natatoria. Il numero dei concorrenti (ne arrivano persino da fuori città
da Genova, Cremona, Carpi) che si sfidano lungo i 250 metri cresce:
sette nel 1895, diciassette l'anno dopo, ventidue nel 1897. L'iscrizione
costava 2,50 lire, non poco se si considera che un giornale si pagava 5
centesimi. A giochi fatti ci si asciugava e ci si trovava per un
simpatico brindisi nella sede, posta nel locale più alto della torre
merlata a fianco di Porta Ticinese. Nel 1896 la prima edizione
dell'Olimpiade moderna di Atene voluta dal barone Pierre de Coubertin
portava il nuoto al largo dall'epoca pionieristica e la stampa gli
regalava sempre più spazio. Là, nel mare aperto della baia di Zea, un
branco di temerari sfidava alte onde e Alfréd Hajos, laureando in
architettura, vinceva due medaglie d'oro guadagnandosi l'appellativo di
«delfino ungherese». Olimpionico non casuale, visti gli allenamenti
degli atleti dell'Impero Austro-Ungarico nel bel Danubio blu, in
piscine, terme di Budapest e Vienna.Milano in quegli anni contava su due
impianti balneari, a Porta Venezia i Bagni di Diana con una vasca di
ben 100 metri alimentata dalla roggia Gerenzana dotata di trampolini a
varie altezze e in un palazzo di Foro Bonaparte al 68, lo stabilimento
delle terme con piscina di 15 metri a 26 gradi, docce, servizi in marmi
di Carrara. Luoghi un pò snob, esclusivi, dove le donne potevano entrare
solo in determinati orari, chi voleva nuotare senza pagare aveva il
Naviglio. E la Rari Nantes proseguiva l'attività, salvo la sosta per
l'asciutta di Primavera, tutto l'anno. Con altre imprese: «?ebbe luogo
il record contro corrente tentato dal signor Pietro Alisoff, socio della
RN Milano. Partito alle ore 2 dal laghetto di Porta Ticinese rimontò il
Naviglio Grande fino oltre la Casa Bianca, sono quindi 3.600 metri, che
percorse in 2 ore 25 minuti 17 secondi. Molta gente seguì sulle rive il
fortissimo nuotatore conosciuto già per aver estratto un affogato e al
suo arrivo applausi entusiastici accolsero P. Alisoff, arrivato fresco».
Nei decenni altri nomi di temerari che sfidavano il gelo dei giorni più
freddi dell'anno, quelli della merla, finivano sui giornali: «Un bel
giovane, Zanini, tondo poderoso, è in mezzo al Naviglio e rompe l'acqua a
forti bracciate e nuota via più lesto di quelli che corrono a piedi a
riva sulla neve gelata. Poi un giovane tutto nervi, Caimi, poi ancora il
biondo Cogiola e Bordoni. Dietro a tutti procede calmo come in un mare
d'agosto, De Micheli, un campione». Nuove competizioni natatorie
troveranno poi successo: la Castelletto-Restocco, 17,5 km di estenuanti
bracciate anche se a favore di corrente con dieci ritirati su
diciassette partenti, il campionato di Lombardia e dell'Alta Italia, le
gare di velocità su varie distanze, le sfide tra società di altre città.
Gli iscritti aumentano e nei registri della RN si segna scrupolosamente
ogni seduta di allenamento. Tale G.B. con più di 300 «bagni» in poche
settimane si guadagna il record di vero pesce d'acqua dolce?La
denominazione «rari nantes» tratta dal verso del libro primo dell'Eneide
di Virgilio (apparent rari nantes in gurgite vasto, si vedono rari
nuotatori nel vasto gorgo), avrebbe avuto sempre meno senso.


Cerca

Iscriviti alla newsletter
Risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura

Ecco i risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura promosso dalla nostra Associazione con il supporto tecnico di Primitivo Studio

Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi

ACQUISTA ORA

Presentazione FAC ARCHITETTURA Apri il PowerPoint
Cariplo

DOCUMENTI

Workshop

Relazioni

Incontro con i giornalisti
Articoli e documenti sui Navigli
5x1000

Aderisci all'associazione e ricevi la tessera

Tessera ARN definitiva

Video

Presentazione del libro "Le Conche", presso la Libreria Bocca di Milano - 01 dicembre 2021


Intervista a Renato Mannheimer - da UCapital24 26 novembre 2021


Archivio video

Social

Contatti

Associazione Riaprire i Navigli

Viale Monza, 170 - 20127 Milano
Telefono: 0220240585
Fax: 0229417717
Email: info@riaprireinavigli.it

© 2017 Associazione Riaprire i Navigli - P.IVA 08093690967 - C.F. 97631960156 - Privacy

Italia Multimedia - Web Agency Milano