Riaprire i Navigli
  • Home
  • L'Associazione
    • Chi siamo
    • Gli Obiettivi
    • Lo Statuto
  • Il Progetto
    • Il Nostro Progetto
    • Riapriamo i Navigli che hanno chiuso
    • Perché riaprire i Navigli
    • Articoli e Documenti
    • Studio di fattibilità del comune di Milano
    • Storia dei Navigli
    • Video
    • Rassegna stampa
    • Convegni
    • Bibliografia
    • Link
  • Eventi
  • Aderisci
  • Sostenitori
    • Le Istituzioni
    • Le Associazioni
    • Le Imprese
    • Sostenere il progetto
  • Immagini
  • Acquista i libri
    • Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi
    • Paesaggi d'acque in Lombardia. Scritti di Carlo Cattaneo
    • RIAPRIRE I NAVIGLI! Per una nuova Milano.
      Visione, strategie, criteri
    • Riaprire i Navigli si può
    • Il Naviglio di Paderno
    • La Darsena. Dalle origini ad oggi
      Milano le sue acque e i suoi navigli
    • Ricerca Progetto Territoriale Fondazione Cariplo
    • Acquista
  • Materiali
    • Cartelletta
    • Cartoline
    • Concarte
    • Copertine libri
    • Depliant
    • La mappa
    • Locandine
    • Materiali/eventi
    • Mostra itinerante
    • Primo convegno 2013
    • Roll-Up Associazione
    • Tessera
    • Testata FaceBook
    • Volantini
  • Video
  • Forum

IL SENSO PROFONDO DELL'ACQUA di Manuela Barbarossa.
Il parere di una psicologa

09 maggio 2013

Per il filosofo Talete di Mileto (VII - VI sec. a .C.) l'acqua è il principio di tutte le cose ed è l'elemento al quale tutte le cose dovranno alla fine fare ritorno, mentre Eraclito, nel V sec. a.C., nel raffigurare l'incessante divenire della realtà, utilizza il paragone con l'acqua, simbolo di un movimento continuo e naturale. Lo stesso Freud, padre della psicoanalisi, nell'"Interpretazione dei sogni", cita più volte i sogni di suoi pazienti che hanno come elemento onirico dominante l'acqua, la quale, anche nelle produzioni notturne inconsce, come nella mitologia e nell'arte e nelle stesse costruzioni religiose, rappresenta la vita, il divenire, la nascita, la rigenerazione.
Le differenti sfumature che il simbolo dell'acqua racchiude, trovano tutte la loro origine nel fatto che l'acqua è uno dei quattro elementi fondamentali che, insieme alla terra al fuoco e all'aria, sancisce l'essere del mondo, la sua essenza materiale e spirituale.
E' dunque certamente arduo sintetizzare in tutta la loro portata le implicazioni immaginative e significanti che derivano da un'analisi del simbolismo dell'acqua. Soprattutto in totale assenza nella cultura contemporanea, di un riferimento a ciò che nella vita rappresenta l'universale, l'ideale, il simbolico ed anche il sacro.
La cultura dominante, riducendo sia l'esistenza che gli elementi simbolici e ideali che la compongono a mera fattualità, eliminando ogni tensione trascendente rispetto all'immanenza, produce inevitabilmente un pensiero che prevede l'asservimento dell'uomo alla quotidianità, all'hic et nunc, e lascia uno spazio esiguo a ciò che trascende il senso comune e che rappresenta, al contrario, la sfera ideale e simbolica.
In questa moderna cornice, la funzionalizzazione sociale dell'individuo lo predispone ad allontanarsi dal sublime, del bello, e ad apprendere e ad apprezzare pressochè solo quello che è conforme alla misura socialmente ridotta.
E così ci si ritrova a pensare conformisticamente in perfetta linea con ciò che la società ci confeziona. La stessa progettazione di un palazzo, di una città, di una metropoli, di un monumento, la realizzazione di uno spazio che andranno a conferire forma all'esistente, organizzando la vita della comunità, saranno conseguentemente funzionali alla società, andando a privilegiare le consuetudini consolidate, depotenziando il significato simbolico e ideale delle costruzioni umane e naturali.
Si tratta dunque, per sottrarsi all'appiattimento sociale e funzionale, di ritornare a dare valore al rapporto esistente tra l'uomo e la natura, all'universale, a ciò che libera l'individuo dal suo essere socialmente assimilato alla "fattualità" del meramente esistente e del temporalemenete ridotto.
La sfera ideale e simbolica, che rappresenta la possibilità per l'individuo di esserci nella sua dimensione "spirituale" e sublimata - ovvero non reificata, ridotta a "cosa" - apre alla bellezza dell'esistente, alla sacralità della vita e dei suoi simboli, mostrando la portata meta-fisica di ciò che ci circonda.
Una casa, un fiume, un corso d'acqua, un monumento, la natura stessa, assumono una dimensione trascendente la esclusiva funzioanalità sociale. Abitiamo in città che ci hanno allontanato dalla dimensione simbolica e ideale, che non riescono a dare corpo alle implicazioni esistenziali della dimensione estetica, la quale appare appiattita dalla evidente riduzione economico-funzionale dell'uomo e della natura. Un fiume, un torrente, un canale, che attraversano una città, sono molto di più di un "semplice" corso d'acqua, proprio in virtù del valore simbolico che essi racchiudono e che la mitologia, l'arte e la stessa psicoanalisi hanno saputo mettere in evidenza.
In tutte le produzioni dello spirito che la storia ha prodotto, rintracciamo infatti puntuale il significato simbolico dell'acqua quale fonte primordiale di vita. La stessa "terra promessa" della Genesi è una terra ricca di sorgenti e di acqua. Questo perchè l'acqua, con il suo significato simbolico di anima mundi che si ricollega alla nascita, ci apre ad una dimensione di rigenerazione, di purificazione, di fluidità e di trasformazione. La mortificazione di un corso d'acqua, o la visone di acqua stagna, sporca, invasa da detriti, è dunque mortificazione di ciò che essa rappresenta nell'inconscio soggettivo e collettivo. La decadenza rappresentata da un corso d'acqua abbandonato, asciutto, dimenticato, ci rinvia specularmente a visioni "mortificanti", melanconiche. L'acqua è vita, e la sua mortificazione è mortificazione del suo valore simbolico, rappresentato anche dalla fluidità, ovvero dalla capacità dell'acqua di adattarsi trasformandosi, ma mantenendo nel contempo la propria identità.
E' questo il fondamento dell'individuazione hegeliano, - mantenere la propria identità nel movimento sia spaziale che temporale, - che ritroviamo anche nel discorso psicoanalitico, dove, molto spesso, sono proprio i sogni notturni che contengono l'acqua, a dirci qualche cosa di importante, sullo stato della soggettività dell'individuo. Essere se stessi nel movimento della vita.
Se ci si interroga sul legame che esiste tra la vita, il simbolismo racchiuso negli elementi che la vita stessa ci offre - e uno di questi è proprio l'acqua - e la costruzione estetica delle città, comprendiamo bene la meraviglia che ciascuno prova di fronte ad un fiume che attraversa una città, poiché nel vivere il corso d'acqua, ci si "immerge" in tutti i suoi significati simbolici che già ci appartengono e che "riemergono" al suo cospetto.
Immergerci e riemergere, due metafore non casuali.
Il disincanto del mondo – inteso weberianamente come volontà di dominare tecnicamente e funzionalmente mediante il calcolo l'esistenza e la natura, ci impedisce di comprendere la fondamentalità del simbolico nella costruzione della città, dove i corsi d'acqua, abitati da battelli, da ponti che fungono da collegamenti, da vita vegetale e animale, divengono, sul piano simbolico e ideale, fonte percettiva e suggestiva del rapporto tra gli individui, del rapporto degli individui con se stessi e con la natura.
 




Cerca

Iscriviti alla newsletter
Risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura

Ecco i risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura promosso dalla nostra Associazione con il supporto tecnico di Primitivo Studio

Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi

ACQUISTA ORA

Presentazione FAC ARCHITETTURA Apri il PowerPoint
Cariplo

DOCUMENTI

Workshop

Relazioni

Incontro con i giornalisti
Articoli e documenti sui Navigli
5x1000

Aderisci all'associazione e ricevi la tessera

Tessera ARN definitiva

Video

Presentazione del libro "Le Conche", presso la Libreria Bocca di Milano - 01 dicembre 2021


Intervista a Renato Mannheimer - da UCapital24 26 novembre 2021


Archivio video

Social

Contatti

Associazione Riaprire i Navigli

Viale Monza, 170 - 20127 Milano
Telefono: 0220240585
Fax: 0229417717
Email: info@riaprireinavigli.it

© 2017 Associazione Riaprire i Navigli - P.IVA 08093690967 - C.F. 97631960156 - Privacy

Italia Multimedia - Web Agency Milano