Riaprire i Navigli
  • Home
  • L'Associazione
    • Chi siamo
    • Gli Obiettivi
    • Lo Statuto
  • Il Progetto
    • Il Nostro Progetto
    • Riapriamo i Navigli che hanno chiuso
    • Perché riaprire i Navigli
    • Articoli e Documenti
    • Studio di fattibilità del comune di Milano
    • Storia dei Navigli
    • Video
    • Rassegna stampa
    • Convegni
    • Bibliografia
    • Link
  • Eventi
  • Aderisci
  • Sostenitori
    • Le Istituzioni
    • Le Associazioni
    • Le Imprese
    • Sostenere il progetto
  • Immagini
  • Acquista i libri
    • Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi
    • Paesaggi d'acque in Lombardia. Scritti di Carlo Cattaneo
    • RIAPRIRE I NAVIGLI! Per una nuova Milano.
      Visione, strategie, criteri
    • Riaprire i Navigli si può
    • Il Naviglio di Paderno
    • La Darsena. Dalle origini ad oggi
      Milano le sue acque e i suoi navigli
    • Ricerca Progetto Territoriale Fondazione Cariplo
    • Acquista
  • Materiali
    • Cartelletta
    • Cartoline
    • Concarte
    • Copertine libri
    • Depliant
    • La mappa
    • Locandine
    • Materiali/eventi
    • Mostra itinerante
    • Primo convegno 2013
    • Roll-Up Associazione
    • Tessera
    • Testata FaceBook
    • Volantini
  • Video
  • Forum

MILANO CITTA' D'ACQUA di Francesca Piragine dall'Eco di Milano e Provincia, n. 13 - 2013

02 luglio 2013

È una Sala Alessi gremita di persone quella che lo scorso giugno ha ospitato a Palazzo Marino il convegno “Rifacciamo Milano con l’acqua”.
I promotori del progetto per la riapertura dei Navigli chiedono all’amministrazione pubblica e alla cittadinanza di condividere ed assecondare la definizione di un programma dettagliato per riportare alla luce 8 chilometri di canali cittadini interrati, da Cassina de’ Pomm, per via Melchiorre Gioia, lungo la Fossa interna della Cerchia, fino alla Darsena.
“Costruire un nuovo paesaggio urbano attraverso un’opera di grande valore ambientale”. Queste le parole con le quali Roberto Biscardini, consigliere comunale nonché presidente dell’associazione promotrice del convegno, ribadisce il senso e lo scopo di un progetto nato nel 2008 in seno ad un gruppo di lavoro di docenti e studenti del Politecnico.
Il progetto ridisegna la metropoli e restituisce a Milano ciò che la città ha perduto quando il regime decretò la copertura dei canali milanesi. Con quella decisione, che risale al 1929, Milano non solo rinunciava al fascino di una città sull’acqua, ma si privava del nucleo centrale del grande sistema dei Navigli lombardi. Un insieme di corsi navigabili che ha assunto nel passato una dimensione addirittura regionale, coinvolgendo una porzione del territorio che va dal Lago Maggiore al Lago di Como, dal Ticino all’Adda. Questi i fiumi dalle cui acque sono nati rispettivamente il Naviglio Grande e la Martesana e che giungono in città per incanalare la corrente verso sud, attraverso la via del Naviglio Pavese fino al Ticino, e da questi al Po.
Un sistema immenso e complesso in grado di assicurare per secoli i collegamenti dalla Svizzera all’Adriatico, e che porta i segni visibili del genio di Leonardo.
Oggi ricostruire i Navigli milanesi è possibile. E “a costi relativamente bassi”, come afferma chi lavora al progetto. Come reperire i fondi? Si parla di risorse private da affiancare a quelle pubbliche, di project-financing, donazioni di enti e società, sottoscrizioni popolari. Senza il Naviglio urbano, assicurano i sostenitori del disegno urbanistico, i Navigli esterni non potranno mai addivenire ad una loro piena riqualificazione; i 150 Km di complessiva navigabilità sono possibili solo a condizione che prima si lavori prima a ripristinare la funzionalità dei canali urbani. Insieme alla richiesta di far conoscere il progetto e di definirne i relativi criteri di indirizzo, l’associazione “Riaprire i Navigli” chiede all’amministrazione milanese l’individuazione di procedure speciali per la realizzazione e la gestione dello stesso. risponde il Comune, rappresentato dal vicesindaco e assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris, che l’amministrazione ce la sta mettendo tutta e che si sta passando dalla fase del disegno a quella dell’approfondimento.
Ma non si possono tacere le difficoltà: le istituzioni devono fare i conti con la realtà finanziaria che, in questo momento di ristrettezza, costringe gli amministratori all’individuazione di priorità nel soddisfacimento dei bisogni pubblici. Infine, occorre riconoscere che ogni progetto si carica di particolare complessità quando si va ad incidere sui luoghi, abitudini e vita delle persone. Ecco perché, sostiene la De Cesaris, si deve andare tra la gente e spiegare con chiarezza come si intende operare, quali saranno i costi e quali i benefici. Per arrivare ad un progetto il più possibile condiviso, perché: “Se la riapertura dei Navigli è un sogno, allora dev’esserlo per tutti”.


Scarica allegati:

- lecodimilanoeprovincia.pdf

Cerca

Iscriviti alla newsletter
Risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura

Ecco i risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura promosso dalla nostra Associazione con il supporto tecnico di Primitivo Studio

Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi

ACQUISTA ORA

Presentazione FAC ARCHITETTURA Apri il PowerPoint
Cariplo

DOCUMENTI

Workshop

Relazioni

Incontro con i giornalisti
Articoli e documenti sui Navigli
5x1000

Aderisci all'associazione e ricevi la tessera

Tessera ARN definitiva

Video

Presentazione del libro "Le Conche", presso la Libreria Bocca di Milano - 01 dicembre 2021


Intervista a Renato Mannheimer - da UCapital24 26 novembre 2021


Archivio video

Social

Contatti

Associazione Riaprire i Navigli

Viale Monza, 170 - 20127 Milano
Telefono: 0220240585
Fax: 0229417717
Email: info@riaprireinavigli.it

© 2017 Associazione Riaprire i Navigli - P.IVA 08093690967 - C.F. 97631960156 - Privacy

Italia Multimedia - Web Agency Milano