Riaprire i Navigli
  • Home
  • L'Associazione
    • Chi siamo
    • Gli Obiettivi
    • Lo Statuto
  • Il Progetto
    • Il Nostro Progetto
    • Riapriamo i Navigli che hanno chiuso
    • Perché riaprire i Navigli
    • Articoli e Documenti
    • Studio di fattibilità del comune di Milano
    • Storia dei Navigli
    • Video
    • Rassegna stampa
    • Convegni
    • Bibliografia
    • Link
  • Eventi
  • Aderisci
  • Sostenitori
    • Le Istituzioni
    • Le Associazioni
    • Le Imprese
    • Sostenere il progetto
  • Immagini
  • Acquista i libri
    • Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi
    • Paesaggi d'acque in Lombardia. Scritti di Carlo Cattaneo
    • RIAPRIRE I NAVIGLI! Per una nuova Milano.
      Visione, strategie, criteri
    • Riaprire i Navigli si può
    • Il Naviglio di Paderno
    • La Darsena. Dalle origini ad oggi
      Milano le sue acque e i suoi navigli
    • Ricerca Progetto Territoriale Fondazione Cariplo
    • Acquista
  • Materiali
    • Cartelletta
    • Cartoline
    • Concarte
    • Copertine libri
    • Depliant
    • La mappa
    • Locandine
    • Materiali/eventi
    • Mostra itinerante
    • Primo convegno 2013
    • Roll-Up Associazione
    • Tessera
    • Testata FaceBook
    • Volantini
  • Video
  • Forum

RIAPRIRE I NAVIGLI CHE SONO STATI CHIUSI PER DARE AI MILANESI UNA CITTÀ PIÙ BELLA di Roberto Biscardini, Ematos, aprile 2018

30 aprile 2018

Tantissime città al mondo stanno, proprio in questi anni, pensando di ricostruire la propria immagine puntando su ingenti investimenti che riguardano l’ambiente e il miglioramento della propria qualità urbana.

La prospettiva è quella della trasformazione della città post-industriale e post-terziaria in città “naturale”. Per avere città meno congestionate, con meno traffico, con minore densità nei centri urbani, meno conurbate al loro intorno e nelle periferie.

Città più verdi e con nuovi paesaggi.

Il salto di qualità è il passaggio da una logica di miglioramento “effimero”, fatto di una moltitudine di interventi pur importanti ma non strutturali, ad interventi strategici di notevole rilevanza. Quelli in grado di cambiare la qualità della città e del vivere. Non si tratta, come avveniva vent’anni fa, di piantare qualche albero in più, migliorare l’arredo urbano con piccole aree di sosta, panchine e via dicendo, ma di realizzare interventi strutturali per cambiare il volto stesso della città, il suo uso e la sua percezione.

E’ in questa logica che pensammo dieci anni fa di riaprire i Navigli a Milano, da Cassina de’ Pomm alla Darsena, per riaprire quelli che furono chiusi tra il 1929 e gli anni ’60. Otto chilometri in Milano, tratto centrale della grande rete regionale dei Navigli Lombardi, per collegare il Lago di Como, nel ramo di Lecco, all’Adda e a Milano. E da Milano, attraverso il Naviglio Pavese, raggiungere il Ticino, il Po e l’Adriatico.

Un’opera straordinaria e di eccezionale rilevanza per costruire la nuova Milano del 2030.

A poche settimane dalla sua scomparsa, ci sembra doveroso ricordare la figura di Gillo Dorfles che ci ha lasciato all’età di 107 anni. Con lui condividiamo l’idea che riaprire i Navigli oggi non può rappresentare alla riproposizione nostalgica dei Navigli del passato.

Non possono essere quindi riprogettati in modo “pittoresco”, come siamo abituati a vederli nelle cartoline in banco e nero dei primi ‘900, ma come un’opera strategica per il futuro.

E’ un progetto che, attraverso la riproposizione dell’acqua, ha l’ambizione di diventare l’elemento centrale di una nuova modernità, un progetto che coglie il senso del bisogno diffuso di nuovo paesaggio e di nuovo ambiente. Un progetto che riscopre Milano città più vivibile, Milano città d’acqua, Milano città bella. E riscopre, guardando al futuro, la Milano che fin dai tempi dei romani è nata sull’acqua ed è stata attraversata non solo dai Navigli ma da numerosi altri corsi d’acqua visibili a cielo aperto fino alla fine del ‘800.

Un progetto per Milano, ma anche per la grande “città Lombardia”, che valorizza il rapporto tra città e campagna, quasi a portare dentro Milano i bellissimi paesaggi che stanno intorno all’Adda e alla Martesana.

I paesaggi leonardeschi della “Madonna delle rocce”, insieme ai paesaggi rurali delle cascine lombarde, per restituire quella che oggi è la “cerchia dei Navigli”, strada congestionata e trafficata, al valore e alla bellezza dell’acqua.

Certo. si tratta di sacrificare il traffico urbano, già destinato nei prossimi decenni a cambiare di molto, per ridurre radicalmente la congestione, con un canale che sarà solcato da piccoli navigli, house boat, piccoli bateaux mouches ad uso turistico, barche e canoe.

E’ la via ecologica per connettere la città al valore della salute e del benessere, ma è anche la via urbana per trasformare la città affinché sia più goduta e usata dai suoi cittadini per più socialità.

E’ su questo che le grandi città del mondo stanno investendo. E lo faremo anche noi, per ridurre i disagi di una città metropolitana troppo congestionata e troppo invasiva, per rendere belle le tante polarità urbane e le periferie di Milano.

Proviamo a immaginare alcune di queste trasformazioni che produrranno nuovi modi d’uso del territorio: percorrere in barca l’itinerario dal Lago di Lecco attraverso il Naviglio di Paderno e poi la Martesana fino a Milano e contemporaneamente immaginiamo la bellezza di percorrere a piedi o in bicicletta le alzaie del Naviglio, negli straordinari comuni rivieraschi, da Trezzo a Cassano d’Adda, a Gorgonzola, Cernusco e altri ancora.

A sud di Milano immaginiamoci di godere del paesaggio riqualificato del Naviglio Pavese fino alla Certosa di Pavia e poi da Pavia, attraverso la ristrutturata “scala d’acqua”, immaginiamo di raggiungere il Ticino con le imbarcazione che meglio si vorranno utilizzare. Ma anche qui, a piedi o in bicicletta, lungo le alzaie del canale sarà occasione per nuove opportunità.

E poi le grandi trasformazioni in città, da via Padova a Gorla fino a via Melchiorre Gioia destinata, con il suo Naviglio al centro, a cambiare completamente faccia. Poi riapriremo la Conca dell’Incoronata che è ancora lì, sana e salva, fin dai tempi di Leonardo. Ritornerà il grande bacino d’acqua al “Tombon” di San Marco.

E poi di seguito conosceremo tutte le riqualificazioni lungo la “fossa interna”, con la ricostruzione di paesaggi inaspettati nella nuova piazza Cavour, nella ricostruzione di via della Marina per collegare i giardini di via Palestro a via Senato, e infine la riprogettazione di tutte le aree intorno al Policlinico e alla Statale ed eliminando il traffico da via Mulino delle Armi, riuniremo il parco della Vetra al parco delle Basiliche. Fino alla ricostruita conca di Viarenna in Conca del Naviglio e poi alla Darsena.

I milanesi si faranno il dono (se le istituzioni saranno celeri) di riavere presto i Navigli, quelli che hanno resistito nel centro della città dal 1400 in poi. E così la “fossa interna”, che è stata per secoli il cuore pulsante della città, ritornerà ad avere la sua straordinaria bellezza, collegando luoghi di lavoro, residenze, parchi, giardini e monumenti storici della magnificenza civile.





Cerca

Iscriviti alla newsletter
Risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura

Ecco i risultati del Bando di Concorso internazionale di Architettura promosso dalla nostra Associazione con il supporto tecnico di Primitivo Studio

Le Conche. Per la navigabilità dei Navigli lombardi

ACQUISTA ORA

Presentazione FAC ARCHITETTURA Apri il PowerPoint
Cariplo

DOCUMENTI

Workshop

Relazioni

Incontro con i giornalisti
Articoli e documenti sui Navigli
5x1000

Aderisci all'associazione e ricevi la tessera

Tessera ARN definitiva

Video

Presentazione del libro "Le Conche", presso la Libreria Bocca di Milano - 01 dicembre 2021


Intervista a Renato Mannheimer - da UCapital24 26 novembre 2021


Archivio video

Social

Contatti

Associazione Riaprire i Navigli

Viale Monza, 170 - 20127 Milano
Telefono: 0220240585
Fax: 0229417717
Email: info@riaprireinavigli.it

© 2017 Associazione Riaprire i Navigli - P.IVA 08093690967 - C.F. 97631960156 - Privacy

Italia Multimedia - Web Agency Milano