Lettera di Roberto Biscardini al Corriere della Sera e risposta di Giangiacomo Schiavi

13 giugno 2018

Lettera di Roberto Biscardini al Corriere della Sera
Un “Piccolo Naviglio”
Ancora sui Navigli. Come sa, la nostra associazione ha avuto l’idea circa dieci anni fa, dopo le dovute verifiche tecniche, di proporre al riapertura integrale degli otto chilometri di Navigli “maldestramente” chiusi dal 1929 agli anni ’60, dalla Cassina de’ Pomm alla Darsena.
Dopo il referendum del 2011, la giunta Pisapia ha recepito questa proposta e ha avuto il merito di inserire questo progetto tra gli interventi strategici del Piano di Governo del Territorio.
Adesso Sala, proseguendo quella indicazione programmatica, prospetta un primo lotto di lavori con la realizzazione di 5 piccoli tratti urbani rispetto ai quali non pochi nutrono alcune perplessità. Ben venga quindi il Dibattito Pubblico che, nei prossimi mesi, dovrà sviscerare anche questa questione. Naturalmente, per noi, la riapertura non avrebbe senso se non prevedesse la navigazione degli 8 chilometri di Milano per poter navigare i 140 chilometri dei Navigli Lombardi.
Nei giorni scorsi, rispondendo a una lettera di Empio Malara, lei si domanda se non sia sufficiente un piccolo Naviglio.
E’ la prima volta che sentiamo questa espressione.
Mi permetta. Per amor di verità. Che cos’è secondo lei un piccolo Naviglio?
Roberto Biscardini, Presidente dell’Associazione Riaprire i Navigli

La risposta di Giangiacomo Schiavi
“Primo: quello esistente, reso più fruibile e attrattivo, con sponde curate e acque pulite. Secondo: portare l’acqua in San Marco, nella conca dell’Incoronata, dove c’è la chiusa di Leonardo. Un Naviglio piccolo ma bello.”