VITTORIO ALBERGANTI CI HA LASCIATO

11 gennaio 2022

Vittorio Alberganti ci ha lasciato all’improvviso, senza fare clamore, come era nel suo stile, garbato e riservato. Ci eravamo visti l’ultima volta a Paderno d’Adda il 19 novembre scorso, in occasione della presentazione del libro “Le Conche”, al quale aveva con passione collaborato e che aveva visto crescere nell’arco del 2020. Una serata importante, che aveva voluto ed anche organizzato, alla presenza dei sindaci di Paderno d’Adda, di Cornate d’Adda, di Consiglieri Regionali e del Consorzio Villoresi, per rilanciare concretamente il tema della riapertura del Naviglio di Paderno. La sua e la nostra passione. La passione che ci aveva fatto incontrare anni fa. La passione che ci ha consentito di collaborare, fino alla sua partecipazione diretta nella vita della nostra Associazione, come membro del Direttivo, ma molto di più.
Alberganti è stato un amico, che aveva chiaro come l’Associazione Riaprire i Navigli potesse essere uno strumento per coordinare e promuovere l’obiettivo primario, quello a cui teneva di più, non consentire che il Naviglio di Paderno continuasse a vivere nel totale abbandono, senz’acqua, nel disinteresse sostanziale delle istituzioni regionali.
Alberganti era un “militante” del territorio, innamorato della bellezza dei paesaggi dell’Adda e del Naviglio, con una particolare attenzione ai problemi della produzione di energia elettrica delle sue centraline. Fedele al significato più profondo della plurifunzionalità dei Navigli lombardi.
Per questo lo ricorderemo e per questo ancora più tenacemente, se ce ne fosse bisogno, continueremo a lavorare e a coltivare il suo sogno. Riaprire il Naviglio di Paderno, vedere l’acqua dentro, e renderlo navigabile, perché come dicevamo insieme: “il Naviglio di Paderno è il più bello del mondo, uno dei più belli tra tutti i canali navigabili d’Europa”.
Sempre legato al mondo dell'elettricità. Lontano da tempo dal Piemonte, ha trovato nell’Adda e nelle sue centrali idroelettriche una forte analogia con il sistema elettrico delle centrali di casa nel bacino del Toce in Ossola. La frequentazione amicale con gente di Cornate e Paderno d’Adda gli ha suggerito di contribuire a togliere dal cono d'ombra delle grandi centrali Edison le sei piccole centraline alle conche del Naviglio di Paderno, con le loro storie, tecniche sì, ma anche di uomini.
Lo ricorderemo adeguatamente appena sarà possibile.